Inventario di vesti

Inventario per camera nuziale Edizione digitale

66

IX.

Inventario di vesti ed altri oggetti lasciati da Chello d’Iacopo di Pistoia
della parrocchia di S.Andrea
alla sua moglie Agnola di Alberto di Bonifazio di Prato nel 1394

1394. Agosto 3.
A.S.F.A.N.A-C. Protocollo; Busta R. 276 Ser Matteo d’Andrea de Rossi, f. 228

  • Unam
    cottarditam Cottardita: sostantivo, “specie di ampia e lunga cotta” (GDLI), “cotta ampia e lunga con le insegne araldiche” (Dizionario Internazionale De Mauro). Termine in uso già prima del 1313, deriva dalla locuzione francese “cotte hardie”, composto di cotte (“cotta”) e forse il participio passato femminile di hardir “rendere duro”.vedi immagine
    de panno de scarlatto cum
    mospillis Mospillis: cfr. maspilli o manspilli, bottoni di metallo spesso prezioso come argento e in rari casi oro o perle; per inclusione anche gli “spilli da capo” cioè gli spilli che servivano per fermare il velo (M.G.Muzzarelli Guardaroba Medievale, ed. il Mulino-1999).
    argenti.
  • Unam
    palandram Palandra: sostantivo, “veste ampia e lunga, un tempo femminile, per lo più di seta o di cammellotto, portata in seguito anche dagli uomini (come segno di prestigio sociale); zimarra” (GDLI).
    panni monichini.
  • Unam palandram panni miscolati.
  • Unam palandram panni azzurrini.
  • Unam
    cioppam Cioppa: sostantivo, “veste lunga a modo di cappa o di sottana, che portavano anche gli uomini; camiciotto lungo” (GDLI); “nei secoli XII-XIV: veste di varia foggia usata come abito di gala da uomini e donne” (Dizionario Internazionale De Mauro). Termine usato già nel 1375; forse dall’antico tedesco schōpe, vedi anche giubba.vedi immagine
    panni bigii.
  • Duas
    camurlas Camurla: sostantivo, cfr. italiano camurra, “gonna di gala, portata dalle contadine; specie di mantello” (GDLI) o anche cfr. gamurra, “nel Medioevo, ampia veste femminile foderata di pelliccia o di stoffa” (Dizionario Internazionale De Mauro). Il termine è della 2ª metà XIII secolo; deriva forse dall’arabo, plurale di ximār “velo da donna”.vedi immagine
    , unam novam, aliam veterem.
  • Unum foderum.
  • Unum
    guarnellum Guarnello: sostantivo, “stoffa d’accia, bambagia o cotone, rasa o pelosa, che veniva usata anticamente per vesti modeste e ordinarie, o come fodera per abiti, coperte, guanciali, ecc.” (GDLI); “tessuto misto di lino e cotone, di scarso pregio” oppure “veste femminile scollata e senza maniche, portata un tempo dalle contadine” (Dizionario Internazionale De Mauro). Termine già in uso prima del1300; etimologia incerta, forse da guarnacca con sovrapposizione di -ello. vedi immagine.
    .
  • Duos
    guanciales Cuscini
    cum foderis.
  • Duas camiscias novas sutas ad
    reticellas Reticella: sostantivo, cfr. italiano reticello, ovvero una trina (particolare lavorazione di filati) ad ago di origine veneziana (Wikipedia).
    .
  • Quactuor camiscias veteres.
  • Tres
    benduccios Benduccius: sostantivo, cfr. italiano benduccio, diminutivo di benda, “striscia di panno che si applicava ai bambini come decorazione” o anche “fazzoletto” (Dizionario Internazionale De Mauro).
    .

67

  • Duos
    caputeos Caputeum: sostantivo, “ut Caputium, Capitis tegumentum, quod Capæ assutum erat” (Du Cange), ovvero “copertura del capo, che era cucita sulla testa”. Dal latino capitium (The Lexis of Cloth and Clothing Project).
    panni bruni.
  • Vnum par manichinorum panni celestrini.
  • Unum par par panni
    virgati Virgatus: aggettivo, “variegata o fatta da vimini”. (Dizionario Latino-Italiano Olivetti).
    .
  • Unam
    cappellinam Cappellina: sostantivo, “cappuccio, berretto” (Dizionario Internazionale De Mauro). Termine già in uso prima del 1300.
    de
    sciamito Sciamito: sostantivo, da “EXAMETUM, Examitum, Pannus holosericus” (Du Change), ovvero panno interamente in seta; cfr. italiano sciamito, “tessuto finemente lavorato, di velluto o di seta pesante, spec. di colore amaranto, usato in passato per paramenti o abiti sontuosi” (Dizionario Internazionale De Mauro). Testo in uso dal sec. XII; dal greco tardo heksámitos, composto di héks “sei” e mítos “filo”.
    cum
    unizoro Unizorus: voce incerta, probabilmente un tipo di decoro, nel caso specifico “dorato”.
    deaurato.
  • Unum
    peluzum Peluzus (oppure peluzum): sostantivo, cfr. pelu, pellitium, vel palii seu tunicae species (Du Cange). Era detto anche pelanda (Du Cange); probabilmente era una tunica di pelle lunga fino ai piedi.
    de vario.
  • Unam
    coltricellam [Coltricella – diminuitivo di]
    Coltricie: sostantivo, dal latino Culcita o Cultrix o Culcitra (Du Cange), “un soffice sacco imbottito di piume (materasso)”; da Coltrice, “materasso, giaciglio” (Dizionario Internazionale De Mauro). Termine già in uso prima del 1304; deriva dal latino tardo cŭlcĭtra(m), vedi anche coltre.
    .
  • Unum
    deschettum Deschettus (oppure deschettum): sostantivo, cfr. italiano deschètto “piccolo desco, tavolino. In particolare, il tavolino da lavoro degli artigiani (soprattutto quello dei calzolai e dei ciabattini)”, “piccolo banco di vendita” (GDLI).
    apertum ad apparandum pro muliere de parto.
  • Unum
    spenclar Spenclar: sostantivo, probabile corruzione di specular, specchio. (Dizionario Latino-Italiano Olivetti).
    .
  • Vnum pecten de ligno.
  • Unum par
    planularum Planula: sostantivo, “Crepida, sandalium, Ital. Pianella” (Du Cange); cfr. italiano pianella, “pantofola da uomo o da donna, ma specialmente femminile, con tacco basso o priva di tacco, senza lacci, che lascia scoperto il calcagno, ed è usata per lo più in casa (e un tempo era calzatura anche assai elegante, fabbricata con materiali pregiati, talora riccamente decorata e sempre dotata di suola alta)” (GDLI).
    .
  • Unum tovagliuolum de velo cum listes presis (persis?).
  • Quinque vetulas, quarum due sunt sute ad reticellas.

X.

Donna Piera vedova di Paolo di Tante della parrocchia di S.Prospero dichiara di tenere in recomandigiam i mobili, le vesti, e la biancheria agli altri coeredi del defunto, secondo il seguente inventario.

1400. Marzo 16.
A.S.F.A.N.A-C. Busta R. 276. IV. Ser Andrea fu Matteo dei Rossi, ff. 28 e segg.

  • In camera olim Pauli.
    • Unam
      letteriam Letteria: sostantivo, “stramentum”, ovvero giaciglio, letto, dal Gallico “litiere” (Du Cange).
      veterem longitudinis quactuor brachiorum.
    • Unum
      sacchone Sacchone: sostantivo, cfr. italiano saccóne (ant. sacóné), “involucro di tela pesante imbottito di paglia, di cartocci di granoturco o di altre materie vegetali, posto, soprattutto un tempo, nei letti privi di rete fra il telaio e il materasso o usato come semplice giaciglio steso per terra o su assi di legno; pagliericcio” (GDLI)..
    • Unam
      cultricem Cultrix: equivalente di coltricie.
      virgatam tristem.
    • Unum
      piomaccium Pimaccio: sostantivo, cfr. piumàccio (pimàccio, piomàccio, piumàcio, piumazo, piumazzo), “cuscino di piume, guanciale. Anche: saccone di piume usato come coperta o giaciglio” (GDLI).
      .

    68

    • Unum
      copertorium Copertoio: sostantivo, da copertòio, “coperta da letto assai pesante e ampia; coltre, coltrone; drappo, tovaglia” (GDLI); “ampia e pesante coperta da letto” (Dizionario Internazionale De Mauro). Termine usato dalla 1ª metà XIII secolo; deriva dal latino tardo coopertōrĭu(m), derivato di cooperīre “coprire”.
      ad fettas giallas et rubeas veterem.
    • Quinque lintiamina inter bona et trita.
    • Unum
      sacconcellum Sacconcellus (oppure sacconcellum): diminutivo di sacchone.
      .
    • Unam
      cultricellam Cultricella: diminutivo di coltricie.
      parvam cum uno
      copertorio Copertorium: cfr. copertoio.
      triste.
    • Unam
      capsam Capsa: sostantivo, “Arca, theca, cista, ubi aliquid reponitur” (Du Change), ovvero “cassa, teca, cesta, dove si ripone qualcosa”.
      ad duo
      serramina Serrame: sostantivo, cfr. italiano serrarne, “dispositivo per la chiusura di porte e finestre; serratura, chiavistello” (GDLI).
      iuxta dictum lettum.
    • Unum
      soppedaneum Soppedaneus (o soppedaneum): sostantivo, cfr. italiano suppedàneo (soppedàneo), “sgabello di legno usato per appoggiare i piedi, o panno o cuscino che ha la stessa funzione. (scendiletto)” (GDLI); “poggiapiedi” (Dizionario Internazionale De Mauro). Termine che deriva dal latino tardo suppedanĕu(m), composto di sub- “sotto” e pedaneus “del piede”.
      iusta dictum lectum in quo erant infrascripte res;
      • Accie
        cotte [Cotta: equivalente di chotta.] Chotta: sostantivo, cfr. italiano cotta, “ampia tunica, con lunghe e larghe maniche (usata fino al secolo XVI da uomini e donne)” (GDLI); “tunica usata nel Medioevo come sopravveste maschile e femminile” (Dizionario Internazionale De Mauro). Termine usato dalla 2ª metà XIII secolo; deriva dal francese. cotte, dal francone *cotta “tunica, veste”. (Una chotta di drappo verde chon bottoni d’ariento).vedi immagine
        grosse libre quadraginta quactuor.
      • Accie quidem grosse libre viginti octo.
      • Panni lini grossi braccia quactuordecim.
      • Unam
        grilandam Grilanda: sostantivo, cfr. italiano grillanda: “ghirlanda. Per estensione cintura, fascia, cornice; circonferenza, perimetro, confine, orlo” (GDLI).
        argenti.
      • Unum
        frenellum Frenello: sostantivo, “ornamento femminile in forma di benda, di collanina o di diadema, che si usava, per lo più, per tener ferma la capigliatura”, “legaccio, stringa, nastro” (GDLI); “nell’accezione storica: antico ornamento femminile a forma di fascia, posto intorno alla fronte e usato specialmente per trattenere i capelli” (Dizionario Internazionale De Mauro).
        argenti.
      • Unam
        cintulam Cintula: equivalente di: Cintola: sostantivo, cfr. italiano cintola “cintura per sostenere i pantaloni o per tenere i panni stretti alla vita” o “specie di borsa da denari, fatta a modo di cintura” (GDLI).
        argenti modici tamen valoris.
      • Duos anulos argenteos cum una
        nacchara Nacchara: sostantivo, cfr. italiano nacara “nacchara, Conchyliorum genus”, (Du Cange), ovvero un tipo di conchiglia.
        et una grane.
      • Duas
        cappellinas Cappellina: sostantivo, “cappuccio, berretto” (Dizionario Internazionale De Mauro). Termine già in uso prima del 1300.
        sciamiti Sciamito: sostantivo, da “EXAMETUM, Examitum, Pannus holosericus” (Du Change), ovvero panno interamente in seta; cfr. italiano sciamito, “tessuto finemente lavorato, di velluto o di seta pesante, spec. di colore amaranto, usato in passato per paramenti o abiti sontuosi” (Dizionario Internazionale De Mauro). Testo in uso dal sec. XII; dal greco tardo heksámitos, composto di héks “sei” e mítos “filo”.
        nigri cum
        cucuzoris Cucuzorus (oppure cucuzorum): sostantivo, probabilmente accessori per fissare il cappello alla testa, probabile origine simile a cucuzza, testina cfr. cocózza, cucuzza, zucca. (GDLI).
        argenteis ad usum mulieris.
      • Unam
        tunicham Tunicha: sostantivo, cfr. italiano tùnica, “veste di lana o di lino, senza maniche o a maniche corte, lunga fino al ginocchio, di linea dritta trattenuta in vita da una cintura, indossata sia dagli uomini sia dalle donne in epoca greco-romana. Per estensione, qualsiasi abito di foggia simile. In particolare, veste o lunga camicia femminile senza maniche o con maniche corte, di linea molto semplice” (GDLI). vedi immagine
        ad dorsum mulieris panni celestri.
      • Unum
        caputeum Caputeum: sostantivo, “ut Caputium, Capitis tegumentum, quod Capæ assutum erat” (Du Cange), ovvero “copertura del capo, che era cucita sulla testa”. Dal latino capitium (The Lexis of Cloth and Clothing Project).
        panni celestri.
      • Viginti brachia bendicciorum in uno telo.
      • Sex tovagliolas ad visum in uno, telo cum uno parvo unius brachii.
      • Tovagluolas ad manus quinque in uno telo, cum una parva unius brachii.
    • Septem tovagluolas ad visum in uno telo.
    • Unam clamidem et unum caputeum panni azurrini ad usum hominis.
    • Unam tovagliam grossam a siviolo (?) quinque brachiorum.
    • Duas cassas ferratas.
    • Unum
      orceum Orceus: sostantivo, dal latino urceus, poi orcio, “grande vaso di terracotta, panciuto, con bocca ristretta, per lo più invetriato, usato per conservare olio, vino, acqua o, anche, acidi (e, scaduto dalla sua funzione originaria, può essere usato per coltivare piante); coppo. Anche: qualsiasi recipiente, per lo più fittile, di forma allungata, talora con collo cilindrico e con piede a forma di tronco di cono, destinato a contenere e, nelle forme di minori dimensioni, a versare liquidi o, anche, a conservare formaggi,frutta e ortaggi in composta” (GDLI).
      ad retinendum oleum capacitatis trium quaternarum cum modico olei.
    • Unum
      capparone Capparone: sostantivo, cfr. caparo “ex Gall. Chaperon, Occitanis Capayrou, Tegmen capitis”, ovvero copricapo, dal Gallico chaperon. (Du Cange).
      panni
      albagii Albagius: aggettivo, cfr. italiano albagio, “tessuto grossolano di lana” o anche “bianchiccio, di colore bianchiccio” (GDLI), “panno di lana molto grossolano” (Dizionario Internazionale De Mauro). Termine in uso dalla fine del XIV, deriva dall’arabo al-bazz. Vedi il termine latino medievale albasius e italiano orbace.
      quasi novum.
    • Unum
      guancialettum Guancialettus (oppure guancialettum): diminutivo di: Guanciale: sostantivo, “Pulvinus” (Du Cange), ovvero cuscino.
      rubeum.
    • Unum tunicham panni albagii ad usum mulieris.
    • Unam
      spatam Spata: sostantivo, “est illud instrumentum, de quo sericus texendo percutitur; unde Spatula diminutivum est” (Du Cange), ovvero quello strumento col quale tessendo si percuote la seta; da cui il diminutivo spatula.
      .
  • In sala dicte domus.
    • Unum
      rotellinum Rotellinus (oppure rotellinum): sostantivo, cfr. italiano rotellino, “scudo rotondo, di piccole dimensioni, usato nelle parate e nei tornei.” (GDLI).
      .
    • Unam capsam de
      albaro Albarus: sostantivo, cfr. italiano albaro, “pioppo bianco, gattice” (GDLI).
      ad unum
      serrame Serrame: sostantivo, cfr. italiano serrarne, “dispositivo per la chiusura di porte e finestre; serratura, chiavistello” (GDLI).
      , in qua erant infrascripte res;
      • Quinque tovagluolas ad visum subtiles in uno telo.
      • Tovagluolas ad manus tres in uno telo.
      • Unam
        cintolam Cintola: sostantivo, cfr. italiano cintola “cintura per sostenere i pantaloni o per tenere i panni stretti alla vita” o “specie di borsa da denari, fatta a modo di cintura”
        octonis, et unam bursam, antiquam.
      • Unam tovagliam sex brachiorum.
      • Unum mantellum
        saie Saie: sostantivo, cfr. italiano saia “tipo di armatura fondamentale dei tessuti con i punti di legatura disposti secondo una linea diagonale; il tipo base è quello in cui si ottiene il minimo rapporto possibile di 3 fili per 3 trame, ma ve ne sono anche fino a 8; può essere leggera o pesante a seconda che sia prevalente nel tessuto l’effetto di trama o di ordito” (GDLI).
        nigre
        intignatum Intignatus: aggettivo, cfr. italiano intignato “roso, danneggiato dalle tignole, dalle tarme.” (GDLI).
        , cum uno modico drappi viridis.
Nomi persona Date Citazioni Ruoli/Mestieri Luoghi/Insediamenti Misure Numeri Abbreviazioni Materiali Oggettistica/Vestiario Glossario